Il cammino è incominciato qualche anno fa. Toccare alcune zone sensibili del mio “IO” interiore hanno smosso qualcosa di molto profondo.
Prima la fotografia era un mezzo per catturare fuori qualcosa per portarmi al centro, ora il procedimento è esattamente all’opposto. La mia vocazione è quella di esprimere con la fotografia qualcosa che è nel mio cuore.
Il nostro pianeta non ha bisogno di guerre, rivoluzioni, battaglie. L’unica via è usare gli strumenti che abbiamo nella ricerca della felicità, della serenità, dell’amore e la prima cosa che abbiamo il dovere di fare e di stare bene con noi stessi (non con il nostro ego). Su questo pianeta ognuno di noi ha una missione e ognuno di noi può mettere il proprio semino per far crescere una coscienza generale.
Partire per un viaggio verso un “microcosmo terreno” dove l’insediamento dell’uomo sta mettendo alla prova un ecosistema fino a poco tempo fa equilibrato e documentarlo significa fare qualcosa di buono per me stesso e piantare il mio semino grazie a quello che so fare bene.
Speculazioni economiche e guerre, hanno fatto muovere una massa di gente verso una terra che da molti non è stata scelta per viverci in simbiosi ma per essere sfruttata per i propri bisogni.
Grazie alla sensibilità ecologica, all’alta attenzione e alla severità del rispetto delle regole che ha il Governo Autonomo delle Canarie, credo che la situazione cambierà presto e potrebbe essere un esempio su come riportare l’equilibrio entro limiti accettabili. Il mio lavoro sarà quello di documentare il cambiamento.
Verso Tenerife – Isole Canarie